La Rubrica di Flower Poppins
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Buongiorno Amici Fioriti!
State facendo anche voi colazione?
A me rilassa tantissimo scrivere in questo momento della giornata.
Sono le sette ed ancora la mia cittadina è sonnacchiosa.
Si sentono passare poche macchine sulla stradina sotto casa ed io mi godo il mio estratto di mele con una fantastica fetta di pane fatto in casa con la farina meravigliosa che mi ha regalato la mia amica Marina.
A me piacciono tantissimo i semi oleosi, uso in cucina un po’ di tutto: dai pinoli al sesamo, dai semi di girasole al papavero senza dimenticarsi… dei semi di zucca, con i quali ho abbondantemente spolverato la pagnotta di pane di oggi e che mi gusto con un miele veramente speciale, un miele di fiori di erica!!!!!
Zucche & Semi
Insomma, come vi accennavo nello scorso episodio, questo frutto eccezionale, la zucca appunto, uno dei grandi regali del continente Americano, non smette di stupirmi sia nel piatto che come elemento decorativo. Abbiamo cominciato a coltivarle nel nostro Hortus Mirabilis montierino da qualche stagione. Le prime volte compravamo le piantine al vivaio, poi ho cominciato a conservare i semi e a comprarne di alcune varietà inusuali.
I semi per chi si avvicina all’agricoltura amatoriale sono qualcosa di prezioso. Una piccola miniera da trattare con cura estrema e da scambiare con altri provetti contadini della domenica. Sui social, per chi è incuriosito dall’argomento, esistono dei gruppi molto vivaci di persone che si scambiano semi da orto e da giardino e che mandano avanti una pratica antica quanto l’Uomo. Ci sono delle tecniche per caricare i semi di energia che vi spiegherò piano piano parlandovi di Elettrocultura.
Nel nostro orto montierino, per lo più negli anni abbiamo coltivato la Butternut, fantastica zucca dalla forma a pera, la buccia chiara, di un bel colore ambra rosato che adoro saltata in padella o al forno con una spolverata di pan grattato e semi misti. Poi si è aggiunta la cremosa zucca violina, imbattibile nelle zuppe, la zucca serpente siciliana che adoro in umido con pomodoro ed origano, eppoi da quest’anno la misteriosa zucca spaghetti!
Questi semi ce li ha regalati in nostro amico Giovanni. Lui è il proprietario dell’Agricolcommerciale, negozio storico di Follonica, tramandato dal nonno. Io adoro perdermi nell’espositore dei semi. Quelle bustine mi attraggono come le api sul miele e raramente esco dal negozio senza averne comprata qualcuna. La bustina di questa zucca era l’ultima… mai coltivata da Giovanni che con il suo bel sorriso azzurro mi disse “provatela voi, se viene buona questa zucca si ricomprano i semi”.
Insomma, dire un successo è poco. Messi i semi, cresciute le piante e nate le zucche è stato un volo! Ne abbiamo raccolte una trentina da 4 piante ed abbiamo cominciato a consumarle. La ricetta che ho provato è davvero simpaticissima e vi piacerà sicuramente.
Ricetta con la Zucca Spaghetti
Per prima cosa la zucca spaghetti va lessata tutta intera per una mezz’ora, poi si taglia longitudinalmente e si svota. La polpa è incredibile! Filamenti giallo canarino che sembrano davvero spaghettini del 3! Si insaporisce in padella con aglio olio e pomodorini ci si condiscono gli spaghetti che poi si rimettono nella conchiglia della buccia a gratinare con del parmigiano sotto al grill del forno.
Che profumo!
Che delizia questa fantastica zucca così divertente! E pensare che le zucche all’inizio della mia carriera di contadinella della domenica neanche le sapevo seminare! Sì perché i semini vanno collocati sul terreno o piatti o leggermente inclinati in basso nella parte stondata, dove si formano le radici!
Come lo so?
Beh, anni fa alla mia prima esperienza di semina, probabilmente condizionata dalla mia fama di grande mangiatrice di bruscolini al cinema, interrai semi di zucca e zucchine al contrario, di punta esattamente come li sbuccio! Aspetta aspetta, i germogli non spuntavano mai. Presa da dubbi amletici cominciai a scavare la terra del vasetto per vedere se i semi ci fossero ancora, e sì, erano lì, intatti. Il mistero continuava ad addensarsi di giorno in giorno, tutte le altre piante spuntavano e le zucche no, fino a quando dai vasetti cominciarono a spuntare dei germogli stranissimi. Niente foglie, solo uno sparuto stelino biancastro con della strana “peluria” al posto della parte verde.
Che stranezza era mai quella?
Presa dalla smania del contadino della domenica che fallisce miseramente il suo intento ho completamente riesumato questo strano germoglio per rendermi conto che le foglie erano cresciute sotto la terra bianche anemiche e che la peluria altro non erano che le radici! Povere le mie piantine nate all’incontrario! Inutile dirvi che non fu proprio facilissimo ripiantarle tutte per il verso giusto. Molte morirono e noi mettemmo in terra delle piantine stente stente che quell’anno fecero fatica a produrre. Ma dagli errori si impara e da allora siamo praticamente dei draghi! Piantine di zucca a gogo! Che poi, vederle ingrossate nell’erba arancioni, sparse qua e là è credetemi, davvero meraviglioso! Riportano al mondo delle favole, alla zucca carrozza di Cenerentola, ai virgulti d’oro che si intrecciano alle larghe foglie… ahhhh, la creatività qui mi prende il sopravvento e non posso non raccontarvi dei miei allestimenti autunnali.
Come il Caravaggio?
Tra gli ultimi della stagione wedding 2020 ne abbiamo progettato e realizzato uno davvero meraviglioso. Ogni allestimento matrimoniale di Infinito Amore ha una storia; è la storia degli sposi, delle loro vite, del loro Amore, di come è sbocciato e di quello che li contraddistingue, così parlando con questa coppia uscì fuori il loro amore per l’autunno, per i colori meravigliosi che questa stagione di mezzo ci sa regalare, l’amore per l’Arte (la sposa è laureata in storia dell’arte e lavora all’opera del Duomo di Siena) la bellezza delle nature morte dei grandi pittori.
Capirete che da lì a visualizzare i quadri di Caravaggio è stato un attimo.
Quando si accende la lampadina nella mia testa si scatena un turbinio pazzesco. Visualizzo tutto: San Galgano, il luogo dove si è svolto il matrimonio è già di per sé un luogo mistico, una bolla di spazio ferma nel tempo. Volevo creare dei centrotavola suggestivi, particolari, delle vere opere d’arte caravaggesche e mi servivano dei contenitori speciali, ceramiche un po’ retrò o vecchi argenti.
Immaginerete la mia gioia quando ho trovato un annuncio di un ragazzo che si disfaceva di vecchi silver plated vintage. Brocche, coppe, scatole con coperchi ammaccati ed anneriti dal tempo ci sono ridiventati brillanti e vivi sotto le mani durante la lucidatura.
Avevo scelto una palette di colori stupenda ed i fiori arrivati mettevano i brividi dalla bellezza.
Ma il colpo davvero particolare lo hanno dato le mie zucchette ornamentali, coltivate nel nostro Hortus Mirabilis montierino! Le abbiamo alternate a mele e melograni ed abbiamo creato magia ripresa da Roberto Ligonzo di Infiniti Istanti con la tecnica del light painting.
Caravaggio dunque? Si, grazie!
Oddio… devo correre, che chiacchierona!
Sono le 8:29 e le mie mele cotogne nel forno urlano che sono cotte, sono le ultime e sono buonissime e le faccio con… no, no, no! Amici cari, vi aspetto presto presto perché davvero, questa è un’altra fantastica nuova storia…
Non ve la perdete perché come tutti sapete avendo letto Biancaneve, le mele sono magiche, magiche davverooooo!
A prestissimo con Infinito Amore
Vostra Flowerpoppins.
Ecco a voi alcuni link utili:
Special Thanks a Nico Pistolesi per la colonna sonora!
Che storie belle e vere. Serena ha il dono di rendere le cose positive, magiche e illuminate. Gradevolissimo il sottofondo musicale. Aspetto la prossima storia.
Bea